“Solo da Man Ray potevamo attenderci la Ballata delle donne del tempo presente”, scriveva André Breton a proposito dei ritratti femminili del genio protagonista assoluto delle stagioni dadaista prima e surrealista poi.
Dal 17 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia rende omaggio al grande maestro con la mostra wo/MAN RAY, Le seduzioni della fotografia.
Dunque, sono n mostra alcune delle immagini che hanno fatto la storia della fotografia del XX secolo. Queste sono entrate nell’immaginario collettivo. In queste opere il corpo femminile è sottoposto a una continua metamorfosi di forme e significati.
Le donne di Man Ray
Le donne sono state complici in diversi passi di questa avventura di vita e intellettuale. Infatti sono state molto importanti figure come quelle di Lee Miller, Berenice Abbott, Dora Maar, con la costante, ineludibile presenza di Juliet, la compagna di una vita.
Inoltre queste donne sono state, a loro volta, grandi artiste. Infatti la mostra si concentrerà anche su questo aspetto. Di conseguenza, ecco gli splendidi ritratti dei protagonisti di quella stagione di Berenice Abbott.
Perciò a rappresentare l’opera di Berenice Abbott saranno in mostra i ritratti scattati tra il 1926 e il 1938.
Dora Maar sarà presente con opere riconducibili ad un linguaggio di street photography e di paesaggio.
L’indagine del corpo femminile sarà il fulcro del lavoro di Lee Miller. Questo grazie a numerosi autoritratti e nudi di modelle.
Una mostra unica, sia per la qualità delle fotografie esposte, sia per il taglio innovativo nell’accostamento insieme biografico e artistico dei protagonisti di queste vicende. Un grande repertorio di immagini a disposizione del pubblico. Questo è stato reso possibile grazie alla collaborazione con numerose istituzioni e gallerie nazionali e internazionali, come ad esempio la Fondazione Marconi di Milano. Realtà che hanno contribuito a rendere il più esaustiva possibile tale ricognizione su uno dei periodi più innovativi del Novecento.
La mostra sarà curata da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola. Sarà accompagnata da un catalogo contenente la riproduzione delle opere esposte.
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