Scarfès è un progetto fotografico di Giuseppe Andretta ripreso nella città di Fès in Marocco dal 2014 al 2017. Dunque le immagini descrivono una specifica connotazione dell’autolesionismo giovanile nella contemporanea sottocultura marocchina chiamata “tcharmil” .
Scarfès, il racconto del tcharmil
Il fenomeno del “tcharmil” deriva dal termine marocchino “tcharmila” (marinata di carne che i macellai spezzettano con grandi coltelli). Quindi sono giovani che spesso assumono sostanze psicotrope e attaccano i cittadini con armi bianche, coltelli e spade per ottenere denaro, gioielli e altri beni. Il loro “ritrovo” è internet dove pubblicano le foto con le spade e con i bottini ottenuti dalle aggressioni.
Infatti questo fenomeno ha visto il giorno a Casablanca nel 2014 ed è stato oggetto di grandi titoli su tutti i giornali, anche all’estero.
Di conseguenza il governo marocchino è intervenuto per limitare queste aggressioni, soprattutto attraverso un controllo dei social network.
Certamente tutto ciò non è legato al terrorismo internazionale ma sicuramente è un grande problema per la sicurezza dei cittadini e per un Paese che vive di turismo.
Aggressioni, stupri, furti, scippi avvengono ovunque, in ogni angolo del mondo ma, la situazione geopolitica attuale non è sicuramente favorevole per il Marocco che è rimasta la sola oasi di pace in una regione sempre più toccata dal terrorismo.
Infatti lo Stato deve intervenire con fermezza e soprattutto impedire che i cittadini si facciano giustizia da soli. Il Marocco è una monarchia, ha un governo, un sistema giudiziario e un eccellente apparato di sicurezza nazionale.
Consigliamo vivamente di acquistare il progetto Scarfès.
Per acquistare il progetto: http://scarfes.it/
Giuseppe Andretta
Giuseppe Andretta, è uno dei maggiori esperti italiani di elaborazione digitale e gestione del colore.
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